la soglia tra revisione e restauro

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la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Giacomo » mar gen 15, 2019 5:25 pm

Secondo voi, quale è la soglia che divide un restauro da una revisione?

Una revisione completa di un movimento di un orologio da polso o di un tasca di epoca non definta, con lucidatura cassa ed eventualmente bracciale, è considerata revisione completa o restauro?

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da MacGyver » mar gen 15, 2019 6:39 pm

A mio parere uno e l’altra. La revisione ripristina la funzionalità della meccanica; il restauro realizza il ripristino dell’estetica e di eventuali particolari meccanici conformemente all’originale.
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da gio64 » mar gen 15, 2019 6:44 pm

Secondo me la revisione interviene solo sul movimento. Il restauro invece sul resto
IL PANE DURO , NON è DURO . E NON AVERE IL PANE CHE è DURA

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Calico » mar gen 15, 2019 7:10 pm

Io distinguerei in base all'oggetto, si badi non al valore ma alla tipologia di oggetto. Un oggetto comune e diffuso che ha bisogno di revisione potrà averla da sola o compreso trattamento cosmetico di cassa e cinturino. Secondo me, invece, il restauro riguarda un oggetto che viene ripristinato a situazione simile all'originaria poiché ne vale la pena, per rarità, prestigio o valore affettivo; però comporta uno studio preliminare di com'era, come è stato o si è eventualmente modificato nel tempo e lo studio del miglior sistema di ripristino. Può così darsi il caso di una revisione a regola d'arte con polissage cassa che non è tecnicamente classificabile come restauro per la troppo giovane età del pezzo che consente di trovare facilmente i ricambi, come invece il caso del restauro vero e proprio di un prodotto economico ma talmente significativo da meritarlo, come un commemorativo russo divenuto ormai raro.

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Paolo Antolini » mer gen 16, 2019 10:09 am

Credo che il dizionario possa venirci in aiuto:
Operazione tecnica intesa a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati di un'opera d'arte o di oggetti considerati artistici o di pregio, o ad assicurarne la conservazione
Quindi se non si tratta di solo lavaggio potremmo considerarlo restauro a quanto pare.
Restauro però è un termine che evoca lavorazioni enormi e al limite dell'incredibile a volte per la qualità dei risultati ottenuti.
Forse potremmo parlare di vari livelli di restauro.
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Giacomo » mer gen 16, 2019 10:18 am

Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da MacGyver » mer gen 16, 2019 11:30 am

Gli anni 70 sono abbastanza recenti. Pertanto io considero il lavoro di pulizia movimento, lucidatura cassa e sostituzione vetro come sola revisione generale.
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da vip » mer gen 16, 2019 12:25 pm

Paolo Antolini ha scritto:
mer gen 16, 2019 10:09 am
Credo che il dizionario possa venirci in aiuto:
Operazione tecnica intesa a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati di un'opera d'arte o di oggetti considerati artistici o di pregio, o ad assicurarne la conservazione
Quindi se non si tratta di solo lavaggio potremmo considerarlo restauro a quanto pare.
Restauro però è un termine che evoca lavorazioni enormi e al limite dell'incredibile a volte per la qualità dei risultati ottenuti.
Forse potremmo parlare di vari livelli di restauro.
Credo che il restauro a differenza di una revisione sia sostanziale. La revisione la si fa per permettere ad un segnatempo di poter continuare a fare il suo lavoro.
Nel restauro noi provvediamo a ripristinare parti originali di un oggetto al fine di non comprometterne l'originalità e ovviamente il funzionamento (vedi per esempio il rifacimento dei denti usurati di un bariletto di carica di una pendola). Il restauro può essere anche conservativo e in questo caso un oggetto può essere integrato delle parti usurate ma che non necessariamente alla fine debba funzionare. E' chiaro che quando si parla di restauro si pensa sempre a qualcosa di grande valore che si vuole tramandare ai posteri ma nel caso nostro il restauro lo si fa per pura passione anche su oggetti che hanno uno scarso valore economico ma un alto valore affettivo..... anche su oggetti degli anni '70 ;)

8-)
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da mario ars » mer gen 16, 2019 1:28 pm

Io ho una personale linea di confine.
Indipendentemente dall'epoca dell'orologio, il ripristino (non sostituzione) di parti originali danneggiate - quadrante, cassa ammaccata, anse storte, nichelatura, cromatura, doratura, eccetera - sono un restauro.
Abbiamo visto interventi del genere su orologi di alta gamma che non hanno cento anni (probabilmente nemmeno cinquanta) eppur di restauro si è parlato.
Anche avessi acquistato ieri un orologio e oggi mi cadesse nel frullatore, se l'orologiaio è in grado di ripristinare/ricostruire (e non sostituire) i pezzi danneggiati riportando l'orologio allo stato originale si tratterebbe sicuramente di un restauro.
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Calico » mer gen 16, 2019 1:34 pm

Se l'orologio anni '70 è uno comune, è revisione; se devi reintegrare il quadrante e la cassa di un orologio militare russo appartenuto con certezza documentabile al generale dissidente Petr Grigorienko che auspicava un "ritorno a Lenin", poiché a buon diritto potrebbe stare in un museo storico, si tratterebbe di restauro. La tua domanda era troppo generica ;)

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Paolo Antolini » mer gen 16, 2019 6:06 pm

JCH ha scritto:
mer gen 16, 2019 10:18 am
Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?
Io personalmente la definirei revisione completa ma ti giro la domanda: se per esempio elimini eventuali ammaccature dalla cassa più revisione e sostituzione vetro come lo definisci il lavoro ?
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Calico » mer gen 16, 2019 9:11 pm

Paolo Antolini ha scritto:
mer gen 16, 2019 10:09 am
Credo che il dizionario possa venirci in aiuto:
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Quindi se non si tratta di solo lavaggio potremmo considerarlo restauro a quanto pare.
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Forse potremmo parlare di vari livelli di restauro.
"opera d'arte o oggetti considerati artistici o di pregio" e questo di adatta come un guanto alla mia idea espressa anche più sopra. :mrgreen:

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Giacomo » gio gen 17, 2019 8:14 am

Paolo Antolini ha scritto:
mer gen 16, 2019 6:06 pm
JCH ha scritto:
mer gen 16, 2019 10:18 am
Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?
Io personalmente la definirei revisione completa ma ti giro la domanda: se per esempio elimini eventuali ammaccature dalla cassa più revisione e sostituzione vetro come lo definisci il lavoro ?
la definisci revisione completa. E se copio e incollo quanto ho scritto sopra ma cambio solo l'epoca dell'orologio, continuamo a parlare di restauro o revisione completa?
Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70 del 700, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Calico » gio gen 17, 2019 9:02 am

Se è un orologio del '700 commerciabile, siamo al limite tra restauro e revisione, mentre se si tratta di un pezzo da museo, per il quale lo Stato potrebbe esercitare la prelazione durante la vendita, è senza dubbio un restauro. Occhio però, perché in quel caso, non potreste farlo voi: serve una relazione di un tecnico specializzato con laurea e master accreditante, (se non è vostro parente stretto, ovviamente a pagamento) da redigere in duplice copia, assieme al Vostro preventivo e presentare alla Sovrintendenza competente che può accettarlo, come bloccare tutto e chiedere il parere di un altro tecnico o imporre al proprietario un altro riparatore-restauratore, che potrebbe essere addirittura un istituto orologiero svizzero, magari con annessa scuola di orologeria. :lol:

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da DaV » ven gen 18, 2019 4:19 pm

Revisione: interento di routine
Restauro: intervento totale su un orologio antico
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Giacomo » mer gen 23, 2019 10:08 am

Mi piacerebbe conoscere il pensiero di Paolo, nel mio precendete messaggio

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Water_resistent » mer gen 23, 2019 8:35 pm

post davvero interessante....non si finisce mai di imparare..
Antonio

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Paolo Antolini » gio gen 24, 2019 9:36 am

JCH ha scritto:
gio gen 17, 2019 8:14 am
Paolo Antolini ha scritto:
mer gen 16, 2019 6:06 pm
JCH ha scritto:
mer gen 16, 2019 10:18 am
Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?
Io personalmente la definirei revisione completa ma ti giro la domanda: se per esempio elimini eventuali ammaccature dalla cassa più revisione e sostituzione vetro come lo definisci il lavoro ?
la definisci revisione completa. E se copio e incollo quanto ho scritto sopra ma cambio solo l'epoca dell'orologio, continuamo a parlare di restauro o revisione completa?
Quindi, se abbiamo per esempio un orologio da taschino degli anni 70 del 700, dove il movimento viene revisionato, la cassa viene lucidata ed il vetro sostituito, parliamo di restauro o di revisione completa?
Credo che possa non esistere una linea precisa che separa in modo netto ed inequivocabile i 2 tipi di lavorazione, molto potrebbe risiedere nelle capacità di chi esegue il lavoro e nel modo in cui "vende" la propria capacità di eseguire il lavoro.
Non mi riesce facile spiegarlo ma ci provo: un laboratorio che si spinge molto lontano come capacità esecutiva di lavorazioni e ricostruzione potrebbe più facilemnte parlare di restauri rispetto a chi con capacità limitate arrivasse a fare lavorazioni degne di questo appellativo non riconoscendole come tali.
Certamente potrebbe essere stato scritto e definito da qualcuno più capace di me come riconoscere il momento in cui si varca la soglia della revisione e si inizia a percorrere la strada del restauro ma io faccio davvero fatica a definirlo con esattezza.
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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da Calico » sab gen 26, 2019 10:10 am

Per me, un punto fondamentale, oltre a quanto scritto da Paolo, dipende dalle qualità intrinseche dell'oggetto. I quadri moderni e dozzinali, che hanno meno di 30 anni ma che si rovinano, se sono infimii e bruttini, fatti quasi in serie e di valore inferiore ai materiali che li compongono e con un tratto di mano da far pena, senza un'idea dietro né un nome, se devono essere sistemati, vengono "riparati", più che restaurati. Personalmente applico questo pensiero a tutti gli oggetti, anche se firse mia moglie pottebbe non essere d'accordo.

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Re: la soglia tra revisione e restauro

Messaggio da DaV » mer feb 06, 2019 2:36 pm

E' un discorso molto complicato. La sottigliezza è minima.
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