Capisco il discorso di Paolo, nulla da aggiungere al riguardo, è un discorso toccato già diverse volte, che riguarda il tetto al valore economico nella riparazione per orologi poco costosi.
Quello che scrivo in seguito è solo una mia opinione personale, da appassionato, ora, di meccanici, ma nato come appassionato di orologi russo/sovietici.
La stimmate degli orologi russi (sovietici) è nel come arrivarono da noi: tramite i mercatini, portati in Italia dai polacchi che andavano a Roma dal "loro" Papa o dai "profughi" in attesa davanti alle loro ambasciate.
Situazioni di acquisto e di vendita dove il "funziona?" era sinonimo di "le lancette girano" ed il non funziona era sinonimo di "basta un'oleatina": tanto, "costavano poco".
Qui avevamo un movimento mal messo, a cui un appassionato ha dedicato tempo per rimetterlo in sesto.
Un rocchetto calzante usurato,non è prerogativa di un metallo russo, come una spirale mal messa.
Tutto ciò, fermo restando che i Raketa non erano secondo me tra i migliori calibri russo/sovietici: è una mia opinione, non so la produzione attuale.
Tutto ciò, detto senza polemica alcuna.
Francamente, per un appassionato di Y, che Y abbia pochi estimatori è solo un vantaggio

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