Vi mostrero' via via le varie curiosità riscontrate, dico sempre: se gli oggetti potessero parlare, ed in questo caso è stato possibile

A cura di: Giacomo
e con molta probabilità l'orologio in questione è questo, comparso su un articolo di "la stampa"Testo del documento appena citato ha scritto:
Calcolo dell’orologiere Carlo Martina per la formazione di un orologio grosso di ferro da campanile proporzionato per una campana di peso rubi 45 circa
1° Le due prime ruote quella del movimento, quella della suoneria saranno di grandezza once dodici, in tredici le altre seconde ruote in proporzionata degradazione, formate di buon ferro di Aosta.
2° Li alberi saranno di buon ferro di Giaveno tutti li pivo torniti e polliti tutti li suoi grani di ottone di getto, dove devono aggirarsi li medesimi.
3° Tutti li pignoni delle ruote saranno di dentatura di acciaio ben polliti.
4° Il castello delle ruote saranno quattro collane di ferro in quadrattura montanti lamine incastrate in dette collane, il tutto di buon ferro di Aosta.
5° Detto orologio resterà montato ore ventiquattro, in trenta si rimonterà con sua manivella, albero e pignone.
6° Detto suonerà l’ora, ripetizione d’essa, la mezzora.
7° Provederà le corde nuove di canapa fina per la parte delli due movimenti.
8° Obbligandosi l’orologiere di collocare detto orologio sul detto luogo girante e suonante, garantirlo per anni tre salvo ragione se farà difetto del orologio oppure di chi ne avrà avuta la direzione.
9° Sarà carico della Comune le spese del mastro falegname, e Mastro da muro ed ogni altro lavoro, condotto del orologio sul detto luogo
10° Obbligandosi l’orologiere per la formazione di un buono orologio farne in tutte le regole dell’arte di darlo ad opera collocata mediante il pagamento compreso l’orologio vecchio.
11° Si inticiperanno nella stipulazione del contratto le altre ( ? ) subito collocato, e collocato detto orologio sul detto luogo
12° Obbligandosi l’orologiere di formare detto orologio fra mesi sei avranno principio dopo la stipulazione del contratto.
Carlo Martina Orologiaio
Archivio Comune Piossasco
Mi piace molto il tono dopo la lucidatura all'Blanc de Meudon. Farò una prova oggi.Giacomo ha scritto: ↑sab nov 21, 2020 6:07 pmIn questo restauro ho voluto utilizzare un metodo che avevo già illustrato nel forum, la lucidatura con il Blanc de Meudon. E' una lucidatura a mano, molto lunga, ma riporta la meccanica al suo colore naturale settecentesco.
A me piace molto perchè riporta gli acciai al bianco, e gli ottoni con un tono molto chiaro, oltre a lasciare un piccolo film protettivo sulla superficie.
La lancetta della sveglia generalmente è fissata al quadrante, la coda interna della lancetta ha un dispositivo che libera il treno della sveglia, che è fissato sul movimento dell'orologio. Ho una marescialla con sveglia smontata, ti faccio qualche foto appena possibile (sono giorni un po complessi)Orus ha scritto: ↑mer lug 19, 2023 12:45 pmBuongiorno, volevo farti una domanda che non è attinente alla tua pendola ma che può essere utile alla mia. Posseggo una marescialla che ha lo stesso sistema di sveglia. Volevo sapere come è montata la lancetta e dove agisce per far funzionare la sveglia.
Ti ringrazio in anticipo
Saluti Paolo