Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
A cura di: Paolo Antolini
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Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Ciao a tutti. Nel mio piccolissimo, un evento: con circa 130 orologi meccanici in collezione ho voluto togliermi lo sfizio di un quarzone best seller, un classicone, il Citizen soprannominato "Promaster Sky". L'ultimo quarzo l'avevo comprato 30 anni fa...ma ora le caratteristiche e una foto "al volo".
Cassa e bracciale in acciaio 316L da 43 mm. di diametro (esclusi pulsanti e corone), l'unica parte lucidata a specchio è il fronte della lunetta dal profilo assai contenuto per lasciare spazio al vero protagonista di questo segnatempo elettronico, il quadrante.
Bracciale a 5 maglie piene con finali SEL solidali alla cassa, chiusura deployante a portafoglio con scatoletta, pulsanti laterali e staffa di sicurezza. Misura ansa dispari da 23mm.
Vetro zaffiro anti riflesso piatto.
Lunetta girevole interna bidirezionale con regolo calcolatore tipico degli orologi cosiddetti pilot.
Tecnologia eco drive a carica luce infinita, radio controllato.
Water resistance 200 metri
Quadrante di colore nero con una sorta di effetto ghost essendo presente sotto di esso il pannellino solare che ricarica l'accumulatore. Minuteria aperta, indici di forma geometrica fatta eccezione per il 12 arabo. Materiale luminescente su indici e sfere sufficientemente efficace. Sfera ad elica o daga che dir si voglia, datario analogico a finestrella al 4, giorno della settimana con affissione analogica di tipo pointer retrogrado.
Funzioni:
HMS centrali base 12H, funzione night & day tramite sfera separata delle 24h. Calendario day date perpetuale fino al 28/02/2100. Indicazione con commutazione automatica attivabile a richiesta dell'ora solare/legale. Cronografo 60 minuti, sveglia, indicazione della riserva di carica e della EOL dell'accumulatore. World timer 24 fusi orari con (attivabile su richiesta) la commutazione automatica dell'ora solare/legale per ognuno di essi. Indicazione del risultato dell'ultimo tentativo automatico di connessione radio all'orologio atomico per la sincronizzazione. Funzione risparmio energetico quando l'orologio viene riposto al buio e non viene mosso.
Mi pare di non scordare nulla. A voi i commenti.
Cassa e bracciale in acciaio 316L da 43 mm. di diametro (esclusi pulsanti e corone), l'unica parte lucidata a specchio è il fronte della lunetta dal profilo assai contenuto per lasciare spazio al vero protagonista di questo segnatempo elettronico, il quadrante.
Bracciale a 5 maglie piene con finali SEL solidali alla cassa, chiusura deployante a portafoglio con scatoletta, pulsanti laterali e staffa di sicurezza. Misura ansa dispari da 23mm.
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Quarzone è riduttivo: questo è un Eco-Drive!
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Non è adatto alle giornate invernali: il suo meglio lo dà nel resto dell'anno, grazie alle maniche corte, che favoriscono la ricarica dell'accumulatore.
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Immagino Calico, per contro - una volta raggiunta la piena carica - Citizen dichiara che può funzionare per 8 mesi e la funzione di risparmio energetico quando non indossato e riposto al buio aiuta di certo. Ad ogni modo nelle ore diurne, al lavoro o in altre situazioni, credo che anche d'inverno gli sia sufficiente la luce naturale o artificiale che riesce a captare per mantenere la carica a livelli ottimali. Ti ringrazio tanto del commento perché, come detto, erano 30 anni che non compravo un quarzo, in materia di eco drive è per me la prima esperienza diretta, per cui ogni consiglio è ben accetto.
Ho provato la ricezione manuale del segnale radio ponendolo sul balcone di casa ed è andata a buon fine.
Ho scelto la versione acciaio in luogo del titanio sostanzialmente per due ragioni: il listino inferiore di 100€ e sopratutto per la facilità di ripristino dell'acciaio: vorrei che fosse il mio muletto quotidiano per i prossimi anni e quando sarà il momento, immagino sia più pratico spazzolare, lucidare e risatinare l'acciaio piuttosto che il titanio. Temevo fosse un pochino pesante mentre devo dire che non lo è affatto. Appena arriveranno i primi caldi utilizzerò certamente un cinturino in silicone anche se la misura dispari da 23mm. non aiuta. Credo utilizzerò un 24mm.
In definitiva, complice uno sconto del 25% sul listino, la spedizione gratuita e la possibilità di pagare in contrassegno senza spese, l'ho fatto mio ed almeno per ora ne sono molto soddisfatto.
- mario ars
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
un consiglio spassionato:
non metterlo mai chiuso al buio che la realtà è diversa da quello che raccontano,
quello di mio cognato identico al tuo ci ha messo una settimana sotto lampada senza interruzioni per tornare a funzionare decentemete
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mario (aspirante apprendista) - Amici del MOA
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Grazie mille, Mario per la dritta
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Trovo che quei modelli siano molto "pratici" da usare anche in condizioni difficili, l'uso di una moto o lavorazioni pesanti non lo metteranno in difficoltà. Acquisto ottimo a quel prezzo
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Tre giorni direttamente sotto al sole per farlo ripartire perchè lo avevo lasciato nel cassetto tre settimane. Venduto appena ha ripreso a funzionare. Per me un orologio deve funzionare quando dico io.
Comunque è sempre un bell'orologio. A prova che lo acquistai pure io.
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Il problema, evidenziatosi già nel mio primo "solare" Seiko del 1975 circa, è dato dall'esiguità degli accumulatori che raggiungono presto l'effetto memoria. I Casio che utilizzano accumulatori tipo LT (1616, 1620 ecc.) sono quelli più economici, poiché gli accumulatori stessi hanno un costo contenuto rispetto a quelli proprietari di altre case, come ad esempio quelli dei Seiko Kinetic. Di norma gli accumulatori hanno tensione nominale inferiore a 1,5v e di solito oscilla, a piena carica, tra 1,2 e 1,35v. In 30 anni di vendita e assistenza dei Seiko Kinetic, ho alla fine compreso perché la casa madre chiede il richiamo dell'orologio per la sostituzione e, in moltissimi casi, questa comprende anche la sostituzione dei circuiti. È un effetto elettrico conosciuto già dagli anni '90 che si basa su una caratteristica dei transistor mosfet: lavorando a bassissime tensioni, anche inferiori a 1v, lo scambio elettronico all'interno dei microchip è svantaggioso: gli elettroni ceduti dal chip mettono in crisi gli strati di drogaggio e, a lungo andare, si formano dei buchi nei wafer: quindi assieme all'accumulatore esausto è conveniente sostituire l'intero circuito.
Tanto per fantasticare un po', ecco il motivo per il quale una astronave interstellare dovrebbe avere a bordo una propria fabbrica di chip: per poter effettuare le necessarie sostituzioni durante il viaggio
Goditelo e non dare retta a questo brontolone
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- aestile
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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Ed ecco spiegato perchè sia il Voyager 1 e il Voyager 2 sono ancora perfettamente funzionanti. Il loro computer è fatto di transistor,condensatori e resistenze.



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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Infatti, come detto vuole essere il muletto quotidiano tra 130 orologi meccanici per cui - sempre in maniera gentile - me lo godrò sicuramente. Tra l'altro la gioielleria mi ha attivato d'ufficio la estensione della garanzia a 5 anni. Ho diversi feedback di amici e colleghi cui l'accumulatore è durato dai 14 ai 18 anni per cui spero di essere nella media e non doverci pensare per un bel pezzo. D'estate uso un diver meccanico e lo appenderò in casa vicino ad una finestra che ha sempre luce. Tra indicazione della riserva di carica e funzione EOL è praticamente impossibile non accorgersi dell'eventuale sofferenza dell'accumulatore. Lo scopo principale dell'acquisto sono la comodità del calendario perpetuale + commutazione automatica dell'ora solare/legale e la precisione del quarzo radio controllato perché prendo 10 treni a settimana per lavoro e potrà sembrare banale ma a volte anche 1 minuto può fare la differenza tra prendere o perdere il treno. La sveglia la uso quando mi devo svegliare ad un orario diverso da quello impostato nel telefono, il crono può essere comodo in tante occasioni quotidiane mentre il world timer lo consulto talvolta perché ho amici a Detroit, Osaka e Dubai. Infine il regolo calcolatore mi rifiuto anche solo di mettermici d'impegno

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Re: Il mio primo quarzo dopo 30 anni. Ve lo presento.
Ahah, io ebbi una esperienza traumatica il primo anno di università alla stazione di Pontedera: arrivai per tempo e feci il biglietto, aspettai 15 minuti, poiché da bravo studente di campagna volevo evitare brutte figure. Il treno arrivò, ma le porte automatiche di fronte alla stazione non si aprirono, nonostante le mie proteste. Da allora sempre e soltanto in auto, salvo 4 frecia rossa per Milano e Napoli. 
